sabato 25 luglio 2015

Piccolo spazio…. Pubblicità


Non so se avete presente uno di quegli spot pubblicitari in cui con musiche, immagini ed attori molto affascinanti, ci invitano all’acquisto di una nuovo modello di automobile, devo dire peraltro molto credibili, ciò che attrae da subito sono le condizioni fantasmagoricamente facili con cui potremmo farlo, con cui potremmo diventare i felici “proprietari” del nuovo modello di auto super accessoriato e luccicante, attratti dalla scritta che lampeggia in sovrimpressione per tutta la durata dello spot, che con grande enfasi ci informa che il nuovo modello potrà essere nostro con la modica cifra di 85,00 € al mese…

Così capita che allettati dalla modica cifra con cui potremmo entrare in possesso del nostro nuovo giocattolino si faccia un salto in concessionaria, ed è lì che cadono tutte le nostre “sicurezze”, si infrangono i modesti sogni di conquista, quando il venditore di turno, brutalmente e senza nessuna considerazione ci mette davanti la cruda e nuda realtà, si la rata mensile è proprio quella che abbiamo visto campeggiare nello spot, a lettere cubitali, splendente ammiccante e straordinariamente “accessibile” ma…

Il solerte venditore ti informa subito che a fronte di un così piccolo impegno economico bisogna: versare un acconto di 8500,00 €, poi scatteranno le 79 rate da 85,00 € al mese, alla fine ci sarà una maxi rata da 15600,00 €, una fellatio e la cessione di un rene concluderanno il contratto, non proprio quello che ti aspettavi insomma, la delusione diventa pari solo all’illusione con la quale speravi di entrare in possesso del nuovo giocattolo a quelle incredibili condizioni.
Ecco questa potrebbe essere una “metafora” su come nascono certi rapporti tra persone, sulle aspettative che ognuno pone sull’altro, magari “ingannati” dall’ammiccamento, dalle belle parole, dai sorrisi che nascondono altro e che poi inevitabilmente si pagano, non in moneta ma in delusione, rabbia, malessere dell’anima.

Infatti accade di pensare che una persona sia in un certo modo e che di conseguenza si comporti come noi pensiamo per poi scoprire che questa è solo una nostra credenza, una nostra “proiezione”, ed anche le prove che crediamo di avere, la scritta che ancora lampeggia invitante nella nostra mente, in realtà è solo un'altra nostra credenza filtrata, manipolata da noi stessi inconsapevolmente solo per permetterci di confermare quanto avevamo creduto, ma attenzione perché nel caso dello spot tutto si risolve in un paio d’ore, giusto il tempo di andare in concessionaria e scoprire le “reali” condizioni di vendita…

Nei rapporti interpersonali no, non è così semplice, e spesso passa molto tempo prima di scoprire l’arcano, con l’aggravante che ciò in cui credavamo si è radicato dentro noi, abbiamo dato fiducia, abbiamo mostrato interesse e spesso investito in “sentimenti”, e questa volta non si tratterà di “rinunciare” ad un nuovo giocattolo.