Non so se avete presente uno di quegli spot pubblicitari in
cui con musiche, immagini ed attori molto affascinanti, ci invitano all’acquisto
di una nuovo modello di automobile, devo dire peraltro molto credibili, ciò che
attrae da subito sono le condizioni fantasmagoricamente facili con cui potremmo
farlo, con cui potremmo diventare i felici “proprietari” del nuovo modello di
auto super accessoriato e luccicante, attratti dalla scritta che lampeggia in
sovrimpressione per tutta la durata dello spot, che con grande enfasi ci
informa che il nuovo modello potrà essere nostro con la modica cifra di 85,00 €
al mese…
Così capita che allettati dalla modica cifra con cui potremmo
entrare in possesso del nostro nuovo giocattolino si faccia un salto in
concessionaria, ed è lì che cadono tutte le nostre “sicurezze”, si infrangono i
modesti sogni di conquista, quando il venditore di turno, brutalmente e senza
nessuna considerazione ci mette davanti la cruda e nuda realtà, si la rata
mensile è proprio quella che abbiamo visto campeggiare nello spot, a lettere
cubitali, splendente ammiccante e straordinariamente “accessibile” ma…
Il solerte venditore ti informa subito che a fronte di un così
piccolo impegno economico bisogna: versare un acconto di 8500,00 €, poi
scatteranno le 79 rate da 85,00 € al mese, alla fine ci sarà una maxi rata da
15600,00 €, una fellatio e la cessione di un rene concluderanno il contratto,
non proprio quello che ti aspettavi insomma, la delusione diventa pari solo all’illusione
con la quale speravi di entrare in possesso del nuovo giocattolo a quelle
incredibili condizioni.
Ecco questa potrebbe essere una “metafora” su come nascono
certi rapporti tra persone, sulle aspettative che ognuno pone sull’altro, magari
“ingannati” dall’ammiccamento, dalle belle parole, dai sorrisi che nascondono
altro e che poi inevitabilmente si pagano, non in moneta ma in delusione,
rabbia, malessere dell’anima.
Infatti accade di pensare che una persona sia in un certo
modo e che di conseguenza si comporti come noi pensiamo per poi scoprire che
questa è solo una nostra credenza, una nostra “proiezione”, ed anche le prove
che crediamo di avere, la scritta che ancora lampeggia invitante nella nostra
mente, in realtà è solo un'altra nostra credenza filtrata, manipolata da noi
stessi inconsapevolmente solo per permetterci di confermare quanto avevamo
creduto, ma attenzione perché nel caso dello spot tutto si risolve in un paio d’ore,
giusto il tempo di andare in concessionaria e scoprire le “reali” condizioni di
vendita…
Nei rapporti interpersonali no, non è così semplice, e spesso
passa molto tempo prima di scoprire l’arcano, con l’aggravante che ciò in cui credavamo
si è radicato dentro noi, abbiamo dato fiducia, abbiamo mostrato interesse e
spesso investito in “sentimenti”, e questa volta non si tratterà di “rinunciare”
ad un nuovo giocattolo.