Qualche giorno fa leggevo questo titolo sul Sole 24ore “FMI:
i rifugiati in Europa faranno crescere l’economia dei Paesi coinvolti”, che a
leggerlo così fa anche un bell’effetto in verità, per cui mi sono fiondato a
leggere l’articolo e le “reali” dichiarazioni fatte dalla sig.ra Lagarde
direttore del suddetto Fondo monetario, chissà cosa si stavano inventando mi
dissi…
Il trattato di Schengen disciplina l’area di libera
circolazione di uomini e merci forse piu grande al mondo, senza tutte quelle
procedure di identificazione a cui saremmo sottoposti quando ci accingiamo a
passare una frontiera, i paesi europei che aderiscono al trattato sono 26 su 28,
(Irlanda e Regno Unito hanno beneficiato di una clausola di non partecipazione
allo spazio di libera circolazione) forse inizia proprio da qui la rinunzia
alla propria sovranità popolare?
Bene, la libertà è un bene primario e prezioso, specie quella di potersi muovere da un luogo o paese all’altro senza tutti quei controlli burocratici che ci fanno sentire stranieri nel mondo, ma ultimamente questo sistema è stato messo in discussione dagli stessi paesi che lo hanno sottoscritto quel trattato, per le difficoltà (a volte oggettive) nell’accogliere e far “transitare” dai vari paesi i migranti che fuggono dall’Africa, dai paesi medio orientali, dalla povertà e dalla guerra, lasciando una tragica scia di morte lungo i tragitti che li portano nei nostri paesi. Alcuni paesi tra cui Austria, Svizzera, Francia, Norvegia, ma sembra che anche la Germania ci stia facendo un pensierino, hanno ripreso i controlli alle frontiere sospendendo di fatto il trattato di Schengen (nulla di che è stato fatto anche nel 2012 sic), il motivo addotto è che questi paesi non sono in grado di assorbire l’enorme flusso di persone che preme alle frontiere, e anche nei centri di prima accoglienza che “esplodono” letteralmente, accoglienza che viene fatta nei modi e termini che sappiamo e vediamo sui media, con tutto il marcio che gli gira attorno, tutto questo in una Europa che ancora non è riuscita a scrollarsi di dosso la crisi, dove la disoccupazione è a livelli spaventosi e le banche e gli speculatori stanno facendo tabula rasa.
Ma forse sono troppo pessimista, invece la Lagarde sembra
ottimista…
“L'ondata di rifugiati dalla Siria e da altri Paesi del Medio
oriente e dell'Africa può avere un modesto impatto positivo sull'economia
europea, ma nel lungo periodo i suoi effetti dipenderanno dalla rapidità
dell'integrazione dei nuovi arrivati nel mercato del lavoro” … un modesto
impatto è già piu reale rispetto al titolo, ma mi chiedo se chi afferma ciò
conosca veramente le condizioni economico-sociali del nostro paese, considerato
l’alto tasso di povertà, l’alto tasso di disoccupazione e di mancanza di
investimenti, da dove dovrebbe arrivare il lavoro per queste persone?
Secondo sempre questo studio dell’FMI per far questo stimano
un costo per le finanze pubbliche intorno allo 0,20% del Pil per L’Italia e la
Germania nel 2016, mentre per il 2017 lo stimano allo 0,35 per la Germania e lo
0,21% per l’Italia (Sic!) i due paesi, dicono, su cui peserà economicamente di
piu l’arrivo dei rifugiati e pertanto questi paesi avranno la possibilità
diciamo così di “sforare” i conti imposti dal patto di stabilità, come dire se
seguite le istruzioni nessuno si farà male.
Mentre invece per i rifugiati si chiede che vengano integrati
nel mondo del lavoro celermente, anche fornendo sussidi a favore dei datori di
lavoro per evitare che la loro occupazione sia impedita da salari troppo alti
rispetto alla loro produttività, lo studio inoltre afferma, per esperienza del passato,
che l’impatto sull’occupazione e i salari della forza lavoro nativa sarà molto
piccolo (chissà a cosa si riferiscono quando parlano di “esperienza del
passato, forse si riferiscono al periodo schiavista, a come hanno sfruttato gli
afroamericani, i cinesi, i messicani ed anche gli italiani). Chi conosce le
cose sa bene che non è così, basta citare i raccoglitori di pomodori in
Campania o quelli di arance ed olive in Calabria, per non parlare di ciò che
accade nelle serre e le campagne di Ragusa, e Siracusa, ma anche di tutte
quelle situazioni di cui non si sa nulla…