giovedì 17 dicembre 2015

"Qualcuno si vuole mostrare al di sopra, proprio per questo è peggio degli altri".



Certo, la Sicilia e noi siciliani avremo le nostre colpe, eppure, mi riesce sempre piu difficile  ragionare esclusivamente in termini di colpa, troppo semplicistico, si individuano i “colpevoli” e le “vittime” e si resta paghi di questa situazione che non risolve proprio nulla, anzi lascia tutto com’è di gattopardiana memoria, ed è così che nell’immobilismo autodenigratorio è facile essere additati, giudicati da chi in realtà se ne lava le mani.
Foto di Giovanni Isolino - L'Etna visto da Taormina
Insomma, credo che dire “è tutta colpa nostra” non risolve nulla, anzi a ben vedere mi pare che alla fine sia controproducente, e se mi permettete anche un po ipocrita, perché ho l’impressione che con questo modo di fare si scelga la soluzione piu semplice, che è quella che ci fa stare in pace con noi stessi, magari autoaccusandoci masochisticamente di essere gli unici responsabili, dimenticando che l’unica responsabilità che abbiamo è quella di aver votato chi ci governa, ma anche qui qualche dubbio rimane, nel senso che ci “costringono” a votare nomi o persone che spesso non hanno nulla a che vedere nemmeno col territorio, calati dall’alto dai partiti e partitini, costringendoci a turarci il naso e votare il meno peggio, già il meno peggio, come dire “mutu e bozza”.

Tutto ciò c’è chi lo accetta, magari inconsapevolmente, ma una  buona parte no, difatti al voto ci và solo il 40/50% degli aventi diritto.

Così quando sento dire “Sicilia vergognati”, in un contesto del genere, mi sembra riduttivo, e del tutto inutile, ci si lancia in mea culpa e ci si batte il petto, ipocritamente aggiungo, in quanto per chiudere le questioni complesse diventa piu facile urlare anatemi su di noi e continuare col darci frustate da soli.
Invece del coraggio, di chi resta in questa terra nonostante i servizi languono, le tasse ci strangolano, la mafia ci stà col fiato sul collo, e dove la voglia ed il desiderio di “normalità” sono diventati un concetto astratto, bè di tutto questo nessuno ne parla, nessuno spreca una parola.

In definitiva i nostri amministratori-governanti lavorano alacremente per complicarci e renderci difficile la vita a noi cittadini, almeno questa è la mia sensazione, non dimenticando però parimenti, di avere una certa indulgenza per chi, tra di “loro”, ruba, corrompe, manipola, ed usa il “potere” secondo bisogno.


In realtà ciò che manca è la fiducia, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo con una crisi che a me non sembra solo ”economica” mancano i punti di riferimento, è come camminare per strada e continuamente guardarsi le spalle.


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento