sabato 6 giugno 2015

In riva al mare...

Il cielo grigio e l’odore della pioggia nell’aria, piccole onde increspate che si infrangono sulla battigia, un vento inconsueto, brividi sulla pelle e voglia di coprirsi, forse i brividi non sono solo un effetto del tempo, ho come la sensazione che vengano da dentro, appoggio la schiena alla panchina e mi abbandono alla vista del mare...



I pensieri non riposano, sono sempre lì che scalpitano, che si inseguono, come messaggi in certi tabelloni pubblicitari, senza sosta, solo piccoli intervalli, attimi, un breve lampeggiare poi tutto torna a scorrere…


Pensavo, che spesso, se non si è in linea con il comune pensare, o ci si allontana un po’ dal così fan tutti, si corre il rischio di sentirsi “isolati”, una cosa in particolare mi fa riflettere e cioè che molti non ascoltano veramente, spesso si accontentano di sentire solamente, e così ci si ritrova in situazioni e con persone che non hanno niente da dire, ma parlano, parlano, parlano continuamente, argomentano su cose che sconoscono seguendo solo e soltanto i propri pensieri, non si curano minimamente del proprio interlocutore, troppo presi da quello che devono dire, ma non si curano nemmeno di metterli in ordine quei pensieri, per dargli forma, per dargli sostanza, no il tutto avviene senza sosta, senza intervalli... 

Spesso per essere ascoltati bisogna far silenzio.

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