“Il
mediterraneo sarà invaso, l’Europa tornerà ai tempi di Barbarossa, se si cerca
di destabilizzare, si arriverà alla confusione, a Bin Laden, a gruppuscoli
armati. Migliaia di persone invaderanno l’Europa dalla Libia. Bin Laden verrà
ad installarsi nel Nord Africa e lascerà il mullah Omar in Afghanistan e in
Pakistan. Avrete Bin Laden alle porte, in Tunisia e in Egitto c’è il vuoto
politico. Gli estremisti islamici già possono passare di lì. Ci sarà una jihad
di fronte a voi, nel Mediterraneo. La Sesta Flotta americana sarà attaccata, si
compiranno atti di pirateria qui, a 50 chilometri dalle vostre frontiere. Si
tornerà ai tempi di Barbarossa, dei pirati, degli Ottomani che imponevano
riscatti sulle navi. Sarà una crisi mondiale, una catastrofe che dal Pakistan
si estenderà fino al Nord Africa. Non lo consentirò! Il popolo è frastornato
per quel che accade. Ma voglio farle capire che la situazione è grave per tutto
l’Occidente e tutto il Mediterraneo. Come possono, i dirigenti europei, non
capirlo? Il rischio che il terrorismo si estenda su scala planetaria è evidente,
la guerra civile in Libia ha reso più facile per i contrabbandieri trasportare persone attraverso il paese. Di
conseguenza, il numero di persone in fuga da guerre e povertà in Africa e Medio
Oriente per raggiungere l'Europa attraverso il Mar Mediterraneo è destinata a
salire”…
Questa
è lo stralcio di un intervista a Gheddafi prima della sua definitiva
capitolazione, a leggerla vengono i brividi, al suo cospetto le profezie di
Nostradamus sembrano “oroscopi” buoni per tutte le occasioni, con questo non
intendo giustificare o rimpiangere i modi ed i metodi del suo “governo” ed
ognuno puo trarne le proprie personali conclusioni, i commenti se vorrete sono
ben accetti...
Da
sempre il Mediterraneo grazie alla sua “privilegiata” posizione geografica è
stato centro di attività marinaresche, di commerci e di migrazioni tra le
popolazioni che vi si affacciano, bisogna dire che è stato anche teatro di
grandi battaglie, e traffico piratesco legato al commercio degli schiavi,
proprio come quello che è tornato “fiorente” negli ultimi anni…
Il
viaggio inizia a bordo di vecchi e rumorosi camion che attraversano città rese
fantasmi dalle guerre in essere, deserti interminabili in cui di giorno il caldo
ti opprime e la notte il freddo entra nelle ossa, territori isolati e
controllati da gente che inneggia all’odio ed alla violenza con il solo scopo
di diventare i soli ed incontrastati padroni di interi paesi, per i loro
sporchi interessi, in nome di un Dio, che Dio non è…
Ammassati
nei cassoni dei camion uomini, donne, bambini e anziani, in fuga da questo orrore
in cerca solo disperanza, la disperazione e la paura li ha portati a scegliere
l’unica scelta che non fosse quella di morire decapitati, fucilati o uccisi da
una bomba nel cuore della notte, che non fosse quella di “vivere” in luoghi
dove la vita non ha piu valore e la dignità di un uomo è solo un concetto reso vago
dalla continua barbarie a cui sono sottoposti. Stretti uno agli altri molti di
loro hanno venduto tutto ciò che avevano per pagarsi il “viaggio” e tutto
quello che gli rimane è la speranza di arrivare alla “terra promessa”…
L’ultima
tappa prima di attraversare il Mediterraneo è la Libia, qui finisce il loro
viaggio via terra, vengono scaricati dai camion, spesso maltrattati e frustati
al solo scopo di intimorirli, vengono rinchiusi in piccole case dove si
consumano anche abusi, in attesa di imbarcarsi, se non dopo aver pagato il
prezzo d’imbarco che equivale a circa 1.500 dollari (fonte OIM), in molti casi
i profughi vengono rinchiusi in veri e propri centri di detenzione se non hanno
la disponibilità economica e fino a quando non saranno in grado di pagare…
All’imbrunire
i profughi vengono fatti uscire dalle case dove si trovavano rinchiusi, in fila,
in disperato silenzio si avviano verso i fatiscenti barconi e gommoni che li
porteranno aldilà del Mediterraneo, lasciandosi dietro tutto l’orrore che i
loro occhi hanno visto ed i loro corpi hanno vissuto, la speranza diventa
tangibile, a portata di mano, manca solo attraversare questo braccio di mare…
Le
barche sono sovraffollate, insicure e instabili, sembrano barchette di carta, come
quelle che facevamo da bambini e che quando le mettevamo nelle pozzanghere o
nei piccoli rii cittadini il piu delle volte “affondavano” con nostro stupore e
rammarico. Lo sgherro inizia la conta, prima gli uomini, loro usano cosi, poi
le donne, sono circa 900 persone, i bambini non vengono neanche contati, tutti
ammassati nuovamente in spazi angusti, nessuna possibilità di muoversi, il
rumore improvviso del motore che sbuffa, inizia il viaggio, al buio, il rollio
della barca è l’unico movimento che si percepisce, spruzzi d’acqua salata sui
visi, bambini stretti alle loro mamme, preghiere sussurrate a testa china, come
quando certi nostri anziani recitavano il Rosario…
Cover Illustration for La Peste Magazine by Owen Gent |
Erano
900 persone se ne sono salvate 25, tra cui lo sgherro, quando si dice destino beffardo,
no, non è un sentimento di vendetta quello che mi anima, ma mi auguro che lo sgherro
ogni volta che chiude gli occhi, anche per un semplice istante riveda la scena,
risenta le voci e le urla di quelle persone in quella notte beffarda e tetra…
La
tragedia, come spesso accade ha “attirato” l’attenzione sul traffico di esseri
umani che sta avvenendo sotto i nostri occhi che dal Nord Africa va verso l’Europa,
punto cruciale la Libia che come abbiamo visto è il punto di sosta per i
profughi ed i disperati che fuggono dalle persecuzioni e dalle guerre sia dell’Africa
che dal Medio Oriente, e non è un caso se scelgono proprio le coste Italiane
per gli sbarchi, gli schiavisti sanno bene che oltre ad essere il paese piu
vicino, siamo anche quello in cui è piu facile l’ingresso ed ottenere rifugio.
Le condizioni in cui arrivano sono “indegne” per un essere umano, ma lo sono
anche le condizioni in cui li accogliamo nei tristemente famosi centri di
raccolta, aberranti luoghi da cui loro stessi fuggono, posti dove l’anima di
queste persone viene ancora una volta soffocata, imbrigliata in percorsi
disumani alla mercè di altre persone che per loro sono i nuovi “aguzzini”,
costretti dalla “civiltà” occidentale a vivere in un modo che poco si scosta da
quello da cui scappano, solo che noi gli diamo la ricarica, un pasto ed un
luogo in cui dormire, anche se in una stanza lo faranno in 10, e le nostre
istituzioni ed i nostri politici hanno il coraggio di chiamarla “accoglienza”…
Tutto
questo mentre il nostro paese vive una crisi economica senza precedenti, e
10milioni di Italiani vivono sotto la soglia di povertà, dove chi si dovrebbe
occupare materialmente, visti i congrui fondi, dei profughi si scopre colluso
con schiavisti, mafiosi e politici, e molte cooperative ne sono l’esempio,
facendolo diventare un business privato,
ma poi si battono il petto in pubblico quando accadono tragedie come quella
descritta, e promettono nuove leggi e nuove norme piu dure piu incisive, ad
ogni tragedia il livello si alza, mentre i problemi rimangono sempre uguali o
peggio si moltiplicano, e cosi ai cittadini, che notano tutto questo ma si
sentono impotenti, non resta che
indignarsi, urlare il dissenso, piangere questi morti, chiedono giustizia, vengono
tacciati di razzismo, di mancata solidarietà, sol perché la realtà è ben
diversa da come ce la propinano…
Dicono
che saranno piu di un milione coloro i quali cercheranno di raggiungere le nostre
coste nei prossimi mesi, non oso immaginare ciò che potrebbe accadere, una
ecatombe, siamo davvero pronti a tutto questo? Ad accettare una simile
tragedia? Siamo in grado di aiutare queste persone, se non lo siamo abbiamo il dovere
di dirlo e di chiedere aiuto, anzi di pretenderlo, per loro, per noi e per
rispetto a quella civiltà di cui ci vantiamo…
Intanto
anche stanotte ci sarà chi dopo aver pagato e subito la conta, salirà su quel
barcone, uomini donne e bambini, stretti uno all’altro, una preghiera sommessa
coperta dal rombo della barca, con la paura negli occhi e la speranza nel cuore…
Toccante e vero...
RispondiEliminaTriste e toccante realtà....Francesca
RispondiEliminaDici il vero Francesca, chissà se questa realtà verrà affrontata mai affrontata da chi ci governa nei modi e con la sensibilità dovuti. Grazie del tuo commento
EliminaPasso a vedere come procede :)
RispondiEliminaMoz-
ottima radiocronaca condita da citazioni e riferimenti che non lasciano spazio al dubbio ma impongono la conoscenza. Molti fanno finta di "pensare", tu ci obblighi a farlo. Complimenti. "
RispondiEliminaGrazie Daniele, non dovremmo mai smettere di "pensare" e mai smettere di porci domande.
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